L’azienda agricola Blu Bit nasce dall’unione delle intenzioni della Fondazione Benvenuti in Italia dell’associazione ACMOS. Entrambi questi soggetti hanno un’anima prima di tutto culturale e politica, che è rimasta centrale anche nelle attività produttive e imprenditoriali. Per questo motivo oltre ai dirigenti e ai lavoratori esiste un gruppo più ampio di aderenti all’ambito culturale dell’azienda, che si occupa di portare avanti riflessioni, approfondimenti, e di individuare direzioni e prospettive.
Il tema centrale della riflessione rimane l’impegno nel campo ambientale e agricolo in una prospettiva di sostenibilità e giustizia sociale. Queste riflessioni poi trovano concretezza e realizzazione nelle attività produttive e nelle iniziative collaterali di Blu Bit. Il nome scelto per definire l’ambito culturale e politico di Blu Bit è tagete.
Si tratta una pianta che nell’orto tiene lontani i parassiti che rischiano di rovinare la crescita e il raccolto e che ha un fiore bello ma non profumato.
Nella tradizione mitologica è anche un fanciullo nato da un solco tracciato da un contadino nell’agro di Tarquinia, che aveva doti divinatorie e capacità di prevedere il futuro. Questo rappresenta bene l’equilibrio che deve mantenere un gruppo di riflessione culturale: la freschezza, l’ingenuità e l’apertura alle novità di un bambino, ma anche la saggezza e la capacità di prevedere gli orizzonti con largo anticipo.
Inoltre il tagete è spesso usato in modo rituale (in Messico per la commemorazione dei defunti, in Nepal, India e Thailandia per eventi festivi) e le foglie e i fiori hanno una lunga storia per la preparazione di bevande, decotti e condimenti.
Il tagete di Blu Bit conta una quindicina di partecipanti fissi, si incontra ogni due settimane, si fonda sull’autoformazione e sull’incontro con persone ed esperienze significative, a partire dalle esigenze e intenzioni condivise nel gruppo.
I partecipanti a geometrie diverse contribuiscono alle attività dell’azienda, mettendo a servizio del collettivo le proprie conoscenze, esperienze, professionalità e contatti e in egual misura contribuendo all’autofinanziamento della Fondazione e quindi dell’azienda.